mercoledì 25 novembre 2015

Le quattro stagioni del paesaggio viticolo appena fuori dalla nostra scuola.

La coltivazione della vite prevede la presenza di un tutore; nell'antichità i contadini usavano come tutore un albero vivo (vite maritata). Gli Etruschi svilupparono questa tecnica di coltivazione con due varianti: l'alberata, ove la vite è tenuta legata da un singolo albero, e la piantata, ove le viti, legate ad alberi disposti in filari, sviluppano i loro rami lungo funi legate tra i vari alberi. Interessanti esempi di alberate sono oggi ancora presenti in alcuni coltivi del Cilento (Salerno). Cospicui esempi di piantata sono tuttora frequenti nel casertano, e precisamente nell’ agro aversano, ove il vitigno coltivato è l'Asprinio ed i tutori sono pioppi alti fino a 15 metri.






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